Scopri la Sardegna in Giardinetta!
Visita Orroli, Cagliari e tutto il Sarcidano a bordo dell’auto d’epoca della famiglia Schirru.
Risveglia la Dolcevita e vivi un’indimenticabile vacanza senza tempo.
Esiste una Sardegna oltre le coste dal mare blu fatta di campagne sconfinate, dolci colline, natura selvaggia e siti archeologici. È la Sardegna del Sarcidano, regione interna del Sud in cui regna una pace “magica”, nel cui silenzio si fanno largo il cinguettio degli uccelli, lo scorrere dei ruscelli e il musicale fuscio delle foglie degli alberi. Orroli è un piccolo paese incastonato in questo incantevole contesto, ricco di luoghi di interesse. Ecco perché visitare Orroli.
L’area di Orroli fu abitata fin dall’epoca nuragica, di cui esistono diverse testimonianze tra cui uno dei più importanti nuraghi della Sardegna: il nuraghe Arrubiu. Si tratta dell’unico esempio di nuraghe pentalobato esistente nell’isola, dominato in origine da una torre di circa 30 metri. È stato soprannominato “il gigante rosso” per via del colore arancio rossastro delle pietre che lo compongono, ricoperte di licheni rubini. Il nuraghe Arrubiu, scoperto da Vittorio Anedda, si trova sull’Altopiano di Su Pranu a breve distanza dall’abitato di Orroli, immerso nelle campagne del Sarcidano. Si presenta come una costruzione imponente, da ammirare all’interno e all’esterno e in cui vivere l’emozione di tornare indietro nel tempo, ai secoli in cui fu abitato dai nuragici.
Il territorio di Orroli offre inoltre numerose testimonianze di epoca cartaginese, romana e medievale. Durante il Medioevo l’area appartenne al Giudicato di Cagliari, con la curatoria di Siurgius Donigala; passò successivamente sotto la dominazione pisana prima e aragonese poi. Furono gli aragonesi, agli albori del 1600, ad annettere Orroli al Ducato di Mandas (Ndr. Oggi il Comune di Mandas è una famosa tappa del Trenino Verde, nonché luogo descritto nel diario di viaggio in Sardegna dello scrittore inglese D.H. Lawrence). Con il dominio sabaudo Orroli passò ai nobili Tellez-Giron d’Alcantara, ai quali fu riscattata solo agli inizi del 1800.
Visitare il centro storico di Orroli è come fare un viaggio indietro nel tempo. Le viette del paese celano infatti gioielli architettonici civili e religiosi. Di notevole interesse, lungo la Via Roma, è Omo Axiu o “Casa Vargiu”, edificio d’epoca adibito a museo in cui apprezzare la storia degli antichi mestieri. Sempre in Via Roma possiamo ammirare “Casa Schirru”, residenza padronale privata costruita in stile tipico. In Via d’Arborea e in Via Nuraghe si trovano invece i laboratori artigianali “Casa Carrus” e “Casa Sirigu”. All’800 risale “Villa Anedda”, restaurata a inizio ‘900 con l’inserto di elementi neogotici e graziose decorazioni in cotto. Da visitare anche l’edificio religioso appartenente alla famiglia Demuro e Largo Boi, dove si trova “S’Arcu S’Impiccu”, luogo in cui in un passato remoto avvenivano le esecuzioni capitali.
Fra le chiese merita menzione la cinquecentesca San Vincenzo Martire, in stile gotico-aragonese, impreziosita da un portale moresco. La torre campanaria si erge sopra l’abitato e rappresenta indubbiamente uno dei simboli di Orroli. La chiesa di San Vincenzo Ferreri, nel cui sagrato è stato rinvenuto un ossario con annessa area cimiteriale, spicca per il rosone ornamentale, il portico antico e il campanile a vela biluce. Poco fuori Orroli vi è inoltre la chiesa di Santa Caterina, cappella rurale in stile gotico-catalano con esterni in pietra a vista. Alla Santa è dedicata l’omonima festa che si svolge la prima domenica di giugno, durante la quale si festeggia cantando, ballando e gustando prodotti tipici locali. Pare che la prima chiesa parrocchiale di Orroli sia invece quella di San Nicola, che si erge nel rione più antico del centro. Nell’area della chiesa, scavata da esperti archeologi, si trova l’omonimo nuraghe (Nuraghe di San Nicola) e sono state rinvenute diverse capanne nuragiche. La festa di San Nicola si svolge a Orroli dal 26 al 27 maggio.
Per respirare a pieni polmoni la natura di Orroli, il luogo ideale in cui recarsi è Parco Su Motti. Il Parco è caratterizzato da fitti boschi di lecci e roverelle, da pietre antiche nei cui anfratti troviamo le celebri domus de janas (Ndr. case delle fate). Gli alberi del parco sono secolari, si trovano qui dalla notte dei tempi, così come il monte “Pizziogu” con i suoi strapiombi, che rendono il paesaggio incredibilmente suggestivo. Interessante il punto panoramico in cima al monte, da cui lo sguardo raggiunge le aree lacustri del lago Mulargia, le cime del Gennargentu e le alture del monte dei “Sette Fratelli”.
Parco Su Motti è il luogo ideale per le escursioni a stretto contatto con la natura. La maggior parte dei sentieri si percorre facilmente, per questo motivo il luogo si presta anche a gite in famiglia con i bambini. Non è raro inoltre avvistare fauna locale, tra cui numerose specie di uccelli (pernici, quaglie, merli, tordi e il rarissimo picchio rosso). Anche nel Parco Su Motti possiamo ammirare testimonianze di epoca nuragica, cioè i nuraghi “Is Allonis” e l’omonimo “Su Motti”. Ecco a voi un piccolo percorso nel Parco Su Motti, vi basterà cliccare sul link, scaricare wikiloc, e vi guiderà fino alle Domus de Janas.
Visitare Orroli per un tour enogastronomico è un’ottima idea. Si consiglia di provare specialità come il pane e la pasta fatta in casa, i famosi maccarrones de busa, formaggi e salumi stagionati e le carni locali.
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